Il “Food Intolerance Test” è una prova allergometrica che consente, attraverso un prelievo di sangue, di individuare le reazioni avverse a proteine alimentari.
Si basa sul dosaggio di anticorpi di classe G (lgG).
E’ utile per conoscere gli alimenti che possono disturbare il nostro organismo. L’eliminazione e l’eventuale reintroduzione graduale nella dieta quotidiana di questi alimenti permette un rapido e netto miglioramento della sintomatologia.
E’ opportuno che la dieta ad eliminazione venga condotta con la supervisione di uno specialista della nutrizione.
Un regime alimentare corretto e personalizzato, se protratto nel tempo, predispone al mantenimento o al recupero dello stato di salute. Gli unici modi per capire se un alimento è compatibile con il nostro organismo sono l’odore ed il sapore, e l’assenza di effetti collaterali spiacevoli. Tuttavia, la scienza medica ha da tempo intuito che anche tra i cibi quotidiani in apparenza “graditi ed innocui” si possono nascondere quelli potenzialmente dannosi.
Grazie al F.l.T. è possibile ora trovare conferma a quelle intuizioni.
Questo test innovativo e altamente preciso, è in grado di rilevare le reazioni avverse innescate da alcune proteine alimentari, sostenute da anticorpi di classe G (lgG). Oggi si tende a definire, impropriamente, queste reazioni con il termine di intolleranze alimentari, anche se l’intolleranza vera e propria non coinvolge il sistema immunitario, ma solamente il metabolismo (es. intolleranza al lattosio).
Le reazioni sostenute dalle IgG sono ben distinte dalle allergie alimentari vere e proprie, sostenute da anticorpi di classe E (lgE) e responsabili della reazione allergica a breve distanza di tempo dall’assunzione del cibo incriminato. L’incidenza dell’allergia alimentare è comunque bassa (1-2% della popolazione adulta), mentre le reazioni avverse sostenute da IgG sono molto frequenti e ne soffre un’alta percentuale della popolazione. Queste reazioni sono dose-dipendenti (proporzionali alla quantità di alimento introdotto); i sintomi sono legati all’accumulo di sostanze non tollerate dall’organismo e compaiono con un certo ritardo rispetto all’assunzione del cibo.